Affollata la regata velica internazionale che richiama a Trieste migliaia di barche da tutto il mondo ai primi di ottobre.
Affollato anche il convegno organizzato dall’IRCI e dall’Università degli Studi di Trieste con il titolo di “Vele d’autore nell’Adriatico orientale”, che hanno fatto navigare sul ritmo dei versi o delle narrazioni un centinaio di relatori sul tema della navigazione a vela fra Grado e Dulcigno, città del Montenegro, e oltre.
Molto bella è stata la scoperta che i relatori sulla navigazione di Biagio Marin sono stati ben 4, di cui una proveniente da Augusta (Germania). Si tratta dell’italianista Biasiolo che insegna appunto all’Università di Ausburg. È giusto che la vela di Marin abbia spazi immensi, lui che apre i suoi Canti con un ricordo dell’immediato ieri E ‘ndeveno cussì le vele al vento. Tutto un mondo adriatico per 5 secoli di storia è emerso con i suoi poeti e i suoi navigatori. ES
Di seguito i nomi dei relatori con i titoli delle relazioni riguardanti Biagio Marin:
Ilvano Caliaro (Università di Udine), Immagini dell’Adriatico in Biagio Marin
Monica Biasiolo (Università di Augusta), A vele spiegate, superando il confine. Biagio Marin (1891 – 1985) tra astrazione e sensualità lirica.
Gianni Cimador (Università degli Studi di Trieste), “Già il trabaccolo s’era rivelato un mondo”: l’Istria di Biagio Marin tra realtà e mito.
Edda Serra (Centro Studi Biagio Marin, Grado), “E ‘ndeveno cussì le vele al vento”.
Un ricordo corale del convegno: